Il progetto nasce dall’interazione tra architettura e pedagogia. Lo spazio diviene una componente fondamentale per l’educazione e la crescita del bambino, attento osservatore, curioso, sensibile a ciò che lo circonda. Un ambiente accogliente, flessibile e rimodulabile, dove far fluire l’immaginazione, educando attraverso le emozioni, sensibilizzando al bello, che non deriva dal lusso ma dall’essenza di ogni elemento studiato con attenzione. Dall’impiego di materiali naturali, come il legno per la suddivisione degli spazi interni, quali pareti mobili, contenitori, alla gomma per il pavimento. Anche lo studio della luce e del colore ha portato a creare relazioni con la natura, come la parete verde, nell’area in comune in rapporto diretto con il verde dello spazio esterno.

Dalla trasformazione di un locale artigianale, nella provincia di Lecce, su un’area di circa duecento mq, si inserisce il progetto del micronido.
La struttura è stata organizzata suddividendo lo spazio tra unità funzionali e un unico blocco servizi. Il progetto prevede uno spazio per l’accoglienza, con reception e ufficio direzione, una zona sonno, una sala per la pratica psicomotoria, un’aula didattica, uno spazio comune – zona pranzo e uno spazio esterno.